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Una riflessione sulla pittura

L'esigenza di configurare espressivamente un'idea che ho appreso nell'esperienza teatrale, mi ha aiutato a determinare quali argomenti possono avere un significato di ricerca per la mia coscienza. In questo esercizio avviene un progressivo svelamento delle sedimentazioni accumulate dalla coscienza ed il processo espressivo consiste proprio nel gestire questo atto volontario di scoprire la propia identità attraverso le maschere che la cosceienza ha costruito negli anni.
Il collegamento fra l'attività inconscia della psiche e la realtà delle percezioni sensoriali può essere mediato dalla rappresentazione dell'immagine che assimiliamo criticamente come avviene al cinema, a teatro e davanti al televisore. La ricerca di un'immagine intellettualmente armonica,in cui far specchiare la mia natura ha presentato alternativamente momenti sereni e problematici.
Personalmete la parola teatro quando ero ragazzino mi faceva pensare ad un locale dove ci si poteva divertire pressappoco come col teatrino delle marionette con cui avevo giocato da bambino. Fra le poche esperienze positive degli anni trascorsi in un collegio cattolico, una recita studentesca, la partecipazione ad un coro polifonico e le prime nozioni di disegno sono state sicuramente ispiratrici di scelte fatte successivamente. Quando si asseconda la propria indole anche le qualità che un individuo possiede emergono più facilmente e la strada che si percorre diventa più semplice.
Come spettatore avevo assistito ad un paio di opere liriche in gioventù ed ero rimasto colpito dagli effetti formali che era possibile realizzare sul palcoscenico. Le dimensioni, le possibilità sceniche ed il fascino estetico nel loro insieme mi hanno fatto avvicinare agli studi di scenografia; la teoria letteraria, la recitazione e le soluzioni di regia le ho scoperte con l'esperienza diretta nel lavoro.
L'immagine tridimensionale che viene costruita sul palcoscenico può esprimere in una forma completa l'insieme di emozioni sensoriali che si desiderano trasmettere allo spettatore, in quanto è sostenuta dal suono della parola recitata, dalla musica e dalla luce. Le dimensioni raccolte della scatola scenica permettono inoltre che questo avvenga in una tensione emozionale che coinvolge notevolmente chi assiste al lavoro, se pur da una posizione passiva all'interno della scatola stessa. Il lungo periodo di preparazione degli spettacoli teatrali implica un costante impegno creativo fra regista, scenografo-costumista ed attori, in maniera differenziata per i singoli ruoli: le tensioni che si sviluppano in questa fase del lavoro, le dinamiche di rapporto e la prassi produttiva attuano nei singoli individui un coinvolgimento emotivo ed intellettuale che determina la validità del risultato.